
Dott.ssa Jessica Ruscitti - Psicologa

Chi è lo Psicologo?
Lo psicologo clinico è un professionista sanitario che si occupa della diagnosi e della valutazione delle problematiche psicologiche. Offre sostegno psicologico, consulenza, prevenzione e riabilitazione mirate a sostenere, favorire e sviluppare le potenzialità individuali e migliorare la qualità della vita personale, familiare, lavorativa, sociale o di coppia, per aiutare le persone a far fronte a disagi e a sofferenze.
Ci si può rivolgere allo psicologo quando si sente il bisogno di migliorare la propria vita, le relazioni con gli altri, quando si sente il bisogno di essere guidati nel raggiungere un obiettivo importante.
Oppure quando si ha bisogno di imparare a gestire lo stress e in generale in tutte quelle situazioni nelle quali viviamo momenti di difficoltà che ci fanno sentire "bloccati" e per i quali non riusciamo da soli ad individuare delle strategie funzionali per andare avanti.
AREE DI INTERVENTO
ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
L'ansia è un'emozione come tante altre ed è una risposta normale allo stress che tutti sperimentiamo in diverse situazioni della nostra vita. Se però non viene gestita correttamente, diventa eccessiva, costante e incontrollabile. Può innescare meccanismi psicologici viziosi e può portare a una serie di disturbi, come per esempio gli attacchi di panico. I disturbi d'ansia conosciuti e chiaramente diagnosticabili sono i seguenti:
- Fobia specifica (aereo, spazi chiusi, ragni, cani, gatti, insetti, ecc.)
- Disturbo di panico e agorafobia (paura di stare in situazioni da cui non vi sia una rapida via di fuga)
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Fobia sociale
- Disturbo post-traumatico da stress
- Disturbo d'ansia generalizzata
DIPENDENZE COMPORTAMENTALI E DA SOSTANZE
Vi sono una serie di caratteristiche di natura cognitiva, comportamentale e fisiologica comuni:
- compulsività, ossia l'incapacità di resistere alla tentazione di assumere una determinata sostanza o di mettere in atto uno specifico comportamento;
- craving, definito come quella sensazione di intenso e spasmodico desiderio che precede l'assunzione di una sostanza o la messa in atto di un comportamento;
- piacere e sollievo sperimentato durante l'assunzione della sostanza o il comportamento;
- sensazione di perdita di controllo;
- persistenza nell'assunzione o nel comportamento nonostante la consapevolezza da parte dell'individuo dei risvolti negativi ad esso conseguenti.
Allo stesso modo, è possibile distinguere una serie di sintomi che accomunano le varie dipendenze patologiche. Tra questi troviamo:
- tolleranza, ossia il bisogno di aumentare la quantità di una data sostanza o la frequenza di un dato comportamento;
- astinenza, intesa come la comparsa di sintomi psico-fisici spiacevoli qualora la persona non assuma la sostanza o non agisca i comportamenti compulsivi;
- mancanza di controllo, ossia difficoltà a smettere o a ridurre il comportamento problematico;
- ossessione, da intendersi come un'attenzione costante sulla sostanza o sul comportamento;
- perdita di tempo, in quanto la persona impiega molto del suo tempo a pianificare e a mettere in atto i comportamenti compulsivi e molto tempo per riprendersi dagli effetti negativi a essi conseguenti.
DIFFICOLTA' RELAZIONALI
In ambito psicologico, i problemi affettivo-relazionali comprendono tutti quei disagi temporanei o duraturi che riguardano sia la sfera comunicativa, sia l'aspetto emotivo e affettivo. Le manifestazioni di un problema affettivo-relazionale sono diverse:
- stati d'ansia;
- rabbia e aggressività;
- negativismo;
- iperattività;
- isolamento;
- comportamenti oppositivi e di rifiuto;
- depressione;
- apatia;
- insicurezza;
- bassa autostima
- disturbi del linguaggio nei più piccoli.
CRESCITA PERSONALE
Si tratta di un percorso di crescita individuale, psicologica ed emotiva, che può coinvolgere diversi ambiti della vita, come quello professionale. Un percorso di crescita personale si basa su un lavoro che coinvolge l'interiorità della persona, sull'accettazione di sé e sulla definizione dei propri obiettivi, e non solo. Il conoscere sé stessi e le proprie emozioni, per la propria crescita personale, diventa il primo passo per far sì che si possano raggiungere gli obiettivi prefissati, siano essi di benessere personale o lavorativo. Non è sempre facile, perché a volte le aspettative su di sé possono diventare un limite che impedisce di vivere secondo il proprio ritmo interiore e le proprie reali esigenze.
Ci sono casi in cui la persona ha difficoltà a gestire le proprie emozioni e non ha una buona autostima. Può capitare che senta quella che in psicologia è definita impotenza appresa, cioè la convinzione di non poter far nulla per migliorare una situazione, con la conseguenza di un aumento di sfiducia nelle proprie capacità e un severo atteggiamento autocritico.